giovedì 29 aprile 2010

Dio non ha un cellulare??...


Cartello fotografato all'ingresso di una chiesa.

A quanto pare, Dio non possiede un telefonino.

Ed io che credevo che fosse onnipotente!...

- Vonetzel

giovedì 22 aprile 2010

Il distributore di chewing gum...

Bentrovati!

Talvolta devo riconoscere che le persone sono ancora in grado di sorprendermi piacevolmente.

Normalmente, le persone che incontriamo casualmente lungo la strada non sfoggiano certo sorrisi da copertina...anzi, a dire il vero, tutti corrono come matti, tutti sono in uno stato di perenne agitazione, tutti sembrano pronti a scannarsi per un posto auto.
Insomma...i musi lunghi si sprecano.

Ogni tanto però ci sono delle dolci eccezioni.
E il termine "dolce" è quantomai appropriato per descrivere l'esperienza che ho fatto oggi pomeriggio.

Avevo deciso di regalarmi una salutare nuotata in piscina: mentre stavo diligentemente parcheggiando la mia moto negli appositi spazi a qualche metro dall'ingresso della struttura, un camioncino di colore bianco alle mie spalle ha cominciato a suonare insistentemente il clacson.
Istintivamente mi sono girato ed ho visto il conducente che mi faceva cenno di andare verso di lui.
Immaginando che il tizio avesse voglia di discutere per non so quale ben precisato motivo, mi sono avvicinato al suo finestrino, e, dall'alto del mio metro e novanta e a muso duro, gli ho rivolto un poco cortese: "Dimmi!".

Il conducente, un omino dall'aspetto mite e sulla sessantina, mi ha detto: "Scusami se ti ho disturbato. Il problema è che sono un fornitore, devo portare della merce al bar della piscina e non riesco a trovare un posto per il mio furgoncino. E' mezz'ora che giro. Se tu aspetti qualche minuto a parcheggiare la moto, io mi infilo tra quella macchina parcheggiata e le altre moto.".
Ho dato una veloce occhiata ed ho realizzato che aveva ragione: tra l'ultima delle auto parcheggiate e la prima delle moto c'era qualche metro a disposizione...per la manovra però era necessario che lo stallo in cui avevo parcheggiato la mia moto fosse libero.

Pentito di essermi rivolto a lui in quel modo, gli ho sorriso e gli detto che non c'era alcun problema: ho quindi spostato il mio mezzo e gli ho consentito la manovra.
L'omino ha tirato fuori dal furgone un carrellino, l'ha riempito alla velocità della luce e si è incamminato in tutta fretta verso la piscina.
Dopo un paio di minuti era già di ritorno, sudato e trafelato: "Ho altri due giri da fare, ci metto un minuto!".

A quel punto gli ho risposto:"Guarda che non c'è bisogno di correre. Tu fai quello che devi fare con calma. Non muore nessuno se aspetto qualche minuto in più.".
Mi ha ringraziato facendomi un gran sorriso ed ha continuato a caricare merce.
Tra le varie cose che caricava sul carrello, in mezzo a patatine e bibite di qualunque tipo, ho notato anche alcuni sacchi contenenti quelle chewing gum rotonde e colorate, quelle che una volta si prendevano con una monetina nei distributori.
Dato che oramai eravamo "amici", gli ho rivolto la seguente domanda: "Ma vanno ancora quelle chewing gum? Da bambino ne ho mangiate a tonnellate, ma credevo che oggi non le facessero più."
"Eccome se vanno! Il bar della piscina ha un paio di distributori e me le richiede sempre." mi ha risposto il mio amico fornitore.

Poco dopo aveva terminato i suoi giri: ha spostato il suo furgone ed io ho potuto parcheggiare nuovamente la moto.
Terminata questa operazione, lo vedo trafficare nel retro del furgoncino: se ne esce con un sacco di chewing gum e, sorridendo, me lo mette in mano dicendo: "Queste per la tua gentilezza!".
Ho risposto imbarazzato che non ce n'era alcun motivo, che non mi doveva niente...ma non c'è stato niente da fare.
Ci siamo salutati e dopo qualche minuto ero già in acqua.

Mentre nuotavo, ripensavo alla scena appena vissuta e riflettevo su come sia bello darsi una mano tra sconosciuti.
Purtroppo siamo oramai assuefatti ad uno stile di vita caotico e frenetico ed alle regole che esso ci impone: non salutiamo i vicini di casa, non guardiamo negli occhi le persone, trattiamo gli sconosciuti con diffidenza e timore...i rapporti interpersonali si stanno annientando.

Fortunatamente, un nostro gesto di disinteressata disponibilità nei confronti di un estraneo, non solo può essere ricompensato, ma fa bene agli altri e soprattutto a noi stessi.
Ad ogni modo...questa è la mia "dolce" ricompensa:



Ne volete una?...

- Vonetzel

lunedì 19 aprile 2010

Keybag:la tastiera del computer diventa una borsa...


Bentrovati!

In questo periodo sono alla ricerca di un regalo.
Dato che la mia consorte compie gli anni il 25 Aprile (si, lo so...ho una moglie importante: il giorno del suo compleanno è festa nazionale!), mi rimangono solo pochi giorni per prendere una decisione.

Mia moglie, come tutte le donne, ha una passione viscerale per scarpe e borse...per mia fortuna però, dato che sono totalmente incapace in fatto di regali, non disprezza la tecnologia: ogni anno quindi me la cavo alla grande regalandole un nuovo gadget elettronico.

Quest'anno poi sarebbe stato pure facile: dato che il suo cellulare è vecchio, gliene avrei regalato uno nuovo, facendo un figurone con poca fatica.
Il massimo risultato con il minimo sforzo.

Purtroppo un destino avverso ha mandato a monte il mio abile piano, precipitandomi nell'abisso dell'indecisione.

Qualche giorno fa, rincasando dopo una lunga sessione solitaria in un centro commerciale, la mia signora mi ha mostrato uno dei suoi acquisti: "Ti piace?...Ho deciso di cambiare cellulare perchè il mio oramai era troppo vecchio. Ho visto questo ed ho deciso di comprarlo subito: é così carino!..."
La mia risposta è stata da manuale: "Che bello!...Hai fatto proprio bene...il tuo oramai non funzionava più..." ma il mio primo pensiero è stato: "Porc! e adesso?? Questa è sfiga!".
Un mirabile esempio di divergenza totale tra pensiero e parole.

Avevo pensato di poter gestire la cosa in modo super-efficiente, come un Comandante che guida la propria nave su un placido mare, ed ora mi ritrovavo su una zattera, in balia dei flutti nell'oceano dell'incertezza!
Per tentare di correre ai ripari, mi sono avventurato a mia volta in un mega centro commerciale alla disperata ricerca di qualche input, ma la mia peregrinazione nel mondo del consumo non ha dato risultati.
Mi ero ormai rassegnato al classico e banale mazzo di fiori.

Ieri pomeriggio però, mentre stavo camminando in direzione della mia moto parcheggiata in una via del centro, un oggetto in una vetrina ha attirato la mia attenzione.
Era una borsetta realizzata interamente con le tastiere del computer.
L'ho squadrata con cura e devo ammettere che mi piaceva: mia moglie adora le borse, poteva essere un regalo molto originale...mi piaceva inoltre l'idea di fondo: creare un oggetto riciclando materiali altrimenti destinati a finire nella spazzatura...
Sono entrato nel negozio convinto di aver finalmente trovato ciò che faceva al caso mio.

Il commesso, un ragazzino tatuato e con i capelli sparati verso l'alto, stava parlando al cellulare con un amico: il mio ingresso nel negozio non lo aveva minimamente turbato...continuava tranquillamente a farsi i caxxi suoi.
Dopo un paio di minuti si è finalmente ricordato che cosa ci stava a fare in quel posto e mi è venuto incontro, chiedendomi come poteva essermi utile.
Gli ho spiegato che volevo fare un regalo a mia moglie: quella borsa mi piaceva e volevo sapere il suo prezzo.
La risposta mi ha spiazzato: "Di listino costa 199 euro...noi però la vendiamo a 189 euro!"

Talvolta un'espressione del viso vale più di mille parole: e probabilmente, in quel momento, la mia mimica facciale ha comunicato:"Quasi 200 euro per sta caxxata? Mi stai prendendo per il culo??", dato che il ragazzino si è affrettato a specificare: "Si tratta di borse fatte a mano, in maniera artigianale...sono opera di un designer portoghese, Joao Sabino...ogni borsa è diversa dalle altre perchè la combinazione dei 300 tasti è sempre diversa...in questo modo sono tutti pezzi unici!".

Ho detto che ci avrei pensato, ho salutato il ragazzotto tatuato e sono uscito dal negozio.
Mentre mi dirigevo verso la mia moto, ero deluso: pensavo di aver risolto la questione del regalo per mia moglie mentre invece ero tornato al punto di partenza...
Ciò che più mi aveva infastidito però era l'idiozia di quanto avevo appena ascoltato: borse fatte a mano in modo artigianale?...Pezzi unici?...Opera di un geniale designer?...
Il tutto per un pò di tessuto, quattro tasti del Pc e un pò di colla??
Adesso anche il materiale riciclato, seppure in modo intelligente, ci viene spacciato per oggetto di gran moda e proposto a prezzi assurdi?

Qui c'è qualcosa che non va.
Un'economia che si permette di travalicare, impudente, il limite della normale decenza, può funzionare solo se, dall'altra parte, quella fatta dai consumatori, si trova un esercito di idioti dall'encefalogramma piatto educati a credere e a digerire qualunque panzana.

O forse sono io che ho qualcosa che non va...
Tuttavia, proporre un oggetto fatto con materiali di scarto a quasi 200 euro sfugge ad ogni mia capacità di comprensione.

"Borse opera del geniale designer..."...PUAH!!

- Vonetzel

mercoledì 14 aprile 2010

La pista di atterraggio più corta al mondo...

Bentrovati!

Se avete in programma una vacanza ai Caraibi e siete appassionati di aerei ed aviazione in generale, probabilmente la ridente isoletta di Saint-Martin fa al caso vostro.

Situata a circa 150 miglia da Porto Rico, è l'isola più piccola al mondo ad essere divisa tra due stati diversi, Antille Olandesi e Francia.

Oltre a questa particolarità, è famosa per il fatto che il suo aeroporto "Princess Juliana International Airport" ha una delle piste di atterraggio (e di decollo) più corte al mondo.

La pista di atterraggio si trova a pochi metri dal mare...peccato che sulla spiaggetta antistante si trovino i bagnanti...

Guardate il video: i turisti si ritrovano il carrello degli aerei a pochi metri dalla zucca...

Che dire: un modo come un altro per passare il tempo!

- Vonetzel

venerdì 9 aprile 2010

In arrivo l'obbligo del casco integrale per i motociclisti...


Bentrovati!

L'Art 171 del Codice della Strada prevede "l'uso obbligatorio del casco protettivo per gli utenti dei veicoli a due ruote".
L'introduzione di questa norma, fondamentale per la sicurezza dei motociclisti, suscitò non poche polemiche al momento della sua entrata in vigore.
Successivamente (e fortunatamente), il casco è divenuto accessorio indispensabile per qualunque conducente di un veicolo a due ruote.

Oggi però la faccenda rischia di complicarsi: il Senato Italiano sta infatti esaminando un disegno di legge che potrebbe totalmente rivoluzionare il concetto di sicurezza su due ruote.
Le modifiche proposte all'Art 171 sono sostanziali: obbligo del casco INTEGRALE per chiunque guidi un veicolo fino a 15 kw (un banale 125), obbligo di casco integrale, GUANTI E GIACCA TECNICA per i veicoli da 11 kw a 25 kw, PARASCHIENA obbligatorio per cilindrate più alte e, dulcis in fundo, per i veicoli oltre 52 kw, a tutto quanto già detto si aggiungerebbe l'obbligo di PANTALONI TECNICI CON PROTEZIONI PER FIANCHI E GINOCCHIA.

Praticamente si passerebbe dal semplice obbligo del casco ad un armamentario da Moto GP in un giorno: da niente a tutto in quattro e quattr'otto...
In linea teorica sarei anche d'accordo sul paraschiena, giubbotto con protezioni ecc...per esperienza personale so quanto possa essere duro l'asfalto ed ho verificato che tali accessori sono di grande aiuto nel limitare i danni in caso di caduta.
Da molto tempo fanno parte del mio naturale "corredo" da centauro...
Il casco integrale inoltre proteggerebbe dai traumi facciali, i più frequenti tra i motociclisti vittime di incidenti.
Tuttavia trovo l'improvviso zelo dei nostri Legislatori fuori luogo: si tratta del solito, affannoso tentativo di adeguarsi agli standard europei.

Con risultati alquanto ridicoli: che senso ha imporre l'utilizzo di simili accessori in un paese come il nostro, dove la maggior parte delle strade sono a dir poco rovinate, dove mancano asfalti drenanti, dove le strisce della segnaletica orizzontale sono ancora una saponetta in caso di pioggia e dove la maggior parte dei guard-rail sono affilati come lame di rasoio?
Che senso ha introdurre una norma così "costrittiva" in nome di una sicurezza che lo Stato Italiano è il primo a disconoscere, date la condizioni disastrose delle nostre strade?

Secondo me nessuno...

Aggiungo una considerazione di carattere squisitamente economico: già oggi il prezzo di simili accessori, così importanti per la sicurezza, è abbastanza elevato.
Se divenissero obbligatori, possiamo stare certi che il loro prezzo schizzerebbe alle stelle.
Il che è esattamente il contrario di quello che io intendo per sicurezza.
Garantire a tutti simili accessori a prezzi ragionevoli sarebbe sicurezza...

Essere obbligati ad acquistarli a prezzi proibitivi per poter circolare su strade scassate e pericolose sarebbe invece il solito controsenso all'italiana.

Strano paese il nostro!

- Vonetzel

domenica 4 aprile 2010

Pasqua a Rimini...


Bentrovati!

Qualche giorno fa ho letto la seguente notizia: Rimini, Pasqua: Hera potenzia i servizi di pulizia di spiaggia e città.

Poichè le festività Pasquali coincidono con l'apertura della stagione turistica, la città di Rimini viene "tirata a lucido" per presentarsi al meglio ai tanti turisti in arrivo.

L'incredibile impegno profuso in questa operazione sta dando sicuramente ottimi risultati...

Stamattina, ad esempio, sono andato a fare colazione in un Bar che si trova in una via molto trafficata, a circa 500 metri dal centro storico.
Quando sono uscito, ho fatto due passi in direzione della mia auto ed ho trovato "solo" un vecchio water abbandonato sul marciapiede.

Da notare inoltre che lì vicino c'è la fermata per gli autobus.

Ma sono cose che possono capitare!
Passeggiare sui marciapiedi evitando cessi abbandonati non è poi la fine del mondo...si tratterà solo di una "piccola" svista...

E poi è Pasqua...non mi sembra il caso di essere "fiscali".

A proposito: BUONA PASQUA A TUTTI!

- Vonetzel