Rocco Palese "cioè"...

Bentrovati!

Il signore che vedete intervistato nel video è Rocco Palese, candidato del Pdl alle Regionali in Puglia.
E' l'arma micidiale con cui il Galattico spera di riuscire finalmente a sconfiggere Nicki Vendola, il Comunista che, durante il proprio mandato, avrebbe malgovernato la Puglia creando danni pressochè irreparabili.

E forse questa è la volta buona.
Indubbiamente, uno dei grandi meriti del Galattico è sempre stato quello di scegliere gli uomini migliori: filosofi, pensatori, statisti, menestrelli, giocolieri e veline sono confluiti "naturalmente" nella sua coalizione dando vita ad uno dei più fulgidi esempi di democrazia e libertà.
Il Popolo della Libertà, per l'appunto.

Questo spiega l'imperituro successo del Galattico: il suo indice di gradimento è sempre altissimo...gli ultimi sondaggi dicono che il 99,9% degli Italiani lo ama e lo vuole Premier a vita.
E anche questa volta il nostro lungimirante Presidente del Consiglio ha fatto centro.
Palese è l'uomo giusto al momento giusto.

A dire il vero, qualche tempo fa Raffaele Fitto l'aveva portato a Palazzo Grazioli per proporre la sua candidatura, ma in quella circostanza Silvio non l'aveva approvata per non meglio precisate ragioni "estetiche".
Probabilmente Rocco non era stato in grado di ballare lo stacchetto delle Veline ed era inciampato sui tacchi a spillo.

I provini per entrare a fare parte della élite del popolo azzurro sono notoriamente severissimi.

Successivamente il Galattico, nella sua infinita magnanimità, gli ha concesso una seconda occasione: e pare che tutto sia dovuto all'incredibile dialettica di Rocco.
Dopo averlo sentito parlare, Silvio ha esclamato: "Accidenti!...sentite che eloquio forbito, sentite che chiarezza di esposizione, che stile, che lessico! Come facciamo a non prenderlo uno così? Un simile oratore ci permetterà di vincere in Puglia!".

Ed ora, grazie a quella geniale intuizione, Palese è il più temibile avversario di Nicki Vendola.
Guardate il video che ho postato e ne avrete la conferma.

Ps: "c'è" significa "cioè".

- Vonetzel