lunedì 19 marzo 2012

L'ordinaria follia eretta a sistema...


Bentrovati!

Certamente ricorderete il film "Un giorno di Ordinaria Follia" con Michael Douglas.

Il protagonista impazziva improvvisamente a seguito di una lunga serie di ingiustizie subite.
Impossibile non provare simpatia per Douglas e non identificarsi con lui, vittima di un mondo dominato da leggi e regole assurde.

A voi non capita mai di vivere situazioni analoghe?
Non dico certo di imbracciare un mitra e fare una strage...tuttavia non vi sentite mai vittime designate di un mondo dominato da regole stupide, un mondo in cui la follia collettiva è sistema di vita e voi faticate a trovare la vostra collocazione in questo strano mosaico?
A me capita spesso, soprattutto quando ho a che fare con le leggi della nostra Economia.

L'altra mattina sono andato in un Centro Commerciale a fare compere: una volta odiavo questo genere di "passatempo", detestavo le file alla cassa e non vedevo l'ora di andarmene.
Ma ero da solo o facevo da "cavalier servente" alla mia dama/consorte.
Da quando sono diventato papà, le mie convinzioni sono totalmente cambiate.
Mi piace mettere la mia bimba nel carrello e portarla a spasso, mi piace decidere con mia moglie quali acquisti dobbiamo fare per lei, mi diverte vedere Francesca camminare e curiosare per i vari settori.
Insomma...quella che una volta era una pratica odiosa è diventata un'ottima occasione per trascorrere del tempo con la mia famiglia.

Appena entrati nel Centro Commerciale, mia figlia ha subito addocchiato l'immancabile giostrina e, nonostante il suo vocabolario limitato, ha fatto chiaramente capire le sue intenzioni: "qui, qua!" ha cominciato a dire con insistenza, indicando la giostra con i cavalli.
Mia moglie allora è andata in avanscoperta e io l'ho raggiunta più tardi, dopo che Francesca aveva fatto quei 5/600 giri in giostra.

Una volta uscita dal carrello, non ha voluto saperne di sedersi nuovamente: abbiamo allora lasciato il carrello alla mamma e abbiamo cominciato ad andare "al trotto".
Mia figlia non cammina...trotterella in continuazione ed il mio lavoro consiste nell'inseguirla mentre lei dice ridendo "Papà qui, papà qui!".
Un ottimo sistema per mantenersi in forma.
Una Signora anziana addirittura ha commentato le nostre performances dicendo:"Mamma mia come corre questa bambina! E che papà atletico!".
Ed io "Grazie Signora!" mentre viaggiavamo a velocità supersonica tra lavatrici e frigoriferi.
Le varie promoter presenti nel centro ogni tanto tentavano di dirmi qualcosa, ma quando finivano di parlare noi eravamo già distanti 50 metri.

Ad un certo punto mia figlia si è fermata: ho ripreso fiato pensando che si fosse stancata, ma mi sbagliavo.
Ha guardato dritto davanti a sè: in fondo c'era il reparto giocattoli...si è voltata a guardarmi tutta contenta, ha gridato "Siii!" ed è partita a razzo, lasciando una scia fiammeggiante alle sue spalle.
Ho fatto allora appello a tutte le mie risorse di ex atleta e (oramai ex) sportivo e mi sono lanciato all'inseguimento.
Arrivati al settore dei giochi, Francesca si è finalmente fermata e ha cominciato a toccare e guardare tutto.
Io invece ero sull'orlo dell'embolia: mentre stavo combattendo con le allucinazioni provocate dalla mancanza di ossigeno, il mio cellulare ha cominciato a squillare.
"Ehi, dove siete finiti?"... Era mia moglie che ci voleva raggiungere.
"Iam da iochi! (Trad. Siamo dai giochi)" ho risposto in piena crisi asmatica.
"Dove siete??" insisteva mia moglie "Fufufuro (Trad. Nel futuro!)" ho risposto io.
"Vabbè...vi aspetto al settore televisori, ok?"
Ho farfugliato qualcosa ed ho chiuso il telefono.

Francesca intanto aveva scelto il suo gioco: una bambolina e un album da colorare.
Dato che aveva momentaneamente esaurito la sua riserva di protossido d'azoto, l'ho presa per mano e ci siamo diretti al luogo dell'appuntamento con mia moglie.
Quando siamo arrivati, mia moglie mi ha guardato ridendo e mi ha detto: "Ma che hai fatto? Hai una faccia!..." ed io "Beh, sai com'è...è stressante andare a velocità luce!.
"Il solito esagerato!...Vieni Amore...vieni nel carrello con Mamma, così Papà si rip
osa!"
Francesca è salita nel carrello senza fiatare e si è messa a sfogliare il suo album.
Proprio donne!...Già in combutta tra di loro!

A quel punto mi sono ricordato che avevo bisogno di cartucce per la stampante.
Ho chiesto allora a mia moglie di accompagnarmi un'attimo nel settore informatica.
Qualche mese prima ero stato nello stesso posto per acquistare una nuova stampante: Francesca, non so come, aveva monomesso quella precedente, rendendola di fatto inutilizzabile.
Dato che il costo delle cartucce di questa stampante era assolutamente esorbitante, stanco di farmi fregare, avevo chiesto al commesso di consigliarmi un modello più economico.
La scelta era allora caduta su una Epson Sx 130.

Questo acquisto mi poneva al riparo da sgradite sorprese: avevo chiesto una stampante con cartucce economiche e mi era stato detto che meglio della Epson non c'era nulla in commercio.
Sicuro di me, ho domandato ad un commesso la ricarica per la mia Epson:"Ecco...queste sono le cartucce per la sua stampante. Sono 4 e costano 36,99 euro."

Alquanto perplesso, ho domandato al venditore se fosse sicuro: "Certo!...Ma perchè,mi scusi?"
"Perchè pochi mesi fa un suo collega mi aveva detto che le cartucce di questa stampante sono le più economiche! Mi ero appositamente informato perchè prima, ad ogni ricarica, praticamente compravo un'altra stampante..."
Il venditore mi guardò stranito e poi mi chiese:"Quale stampante aveva prima?"...
"Una Canon" risposi alquanto scocciato.
"AHHH allora è normale! Le Canon bla bla bla e caxxate caxxate caxxate!..."
"Le Epson invece sono APPOSITAMENTE STUDIATE per consentire bassi costi di ricarica. Le cartucce costano SEMPRE MOLTO MENO DELLA STAMPANTE!"

Lo ringraziai (poco convinto) e raggiunsi mia moglie.
"Allora?...Le hai trovate?"
"Si certo...le ho trovate subito...peccato che mi hanno fregato anche questa volta! Dovevano costare poco e invece costano un patrimonio anche queste! Vabbè...meno male che la stampante costava molto di più, sennò mi incaxxavo veramente!".
Mia moglie mi guardò stupita, poi guardò davanti a sè e mi disse: "Ma scusa...non è quella laggiù la tua stampante?...

Cartucce a 36,99, stampante a 39,90.
Epson-Vonetzel 2-0.

Ho quindi capito che le Epson (come credo tutte le altre stampanti), sono "APPOSITAMENTE STUDIATE" per mettertelo nel di dietro.
Mia moglie, vedendomi amareggiato, cercò di confortarmi dandomi una grande lezione di economia domestica: "Ma scusa...se la stampante costa come le cartucce, COMPRANE una nuova! Quall'altra vendila su ebay!"
Ed io: "E ogni volta che devo fare la ricarica, che faccio? Compro una nuova stampante? Devo aprire una succursale della Epson a casa nostra per stampare quattro fesserie?".

Mi sarei dovuto informare prima sulle cartucce ricaricabili, rigenerate, compatibili ecc, questo è ovvio...ma chi c'è l'ha il tempo, con famiglia, lavoro, bambina piccola...
Come fa un povero cristo ad essere sempre informato su tutto?
Io il modo di distorcere il tempo per creare un varco spazio-temporale ancora non l'ho trovato...
E forse le grandi Aziende (Epson ecc) fanno leva proprio su questo: siamo talmente assorbiti e sfiniti dai ritmi della vita moderna che, pur sapendo di essere continuamente presi in giro, non abbiamo modo di difenderci.
Ci informiamo su qualcosa e riusciamo ad evitare una fregatura...ma la volta successiva ritorniamo subito a fare il nostro mesto lavoro di prendinculi.

Mia moglie però, parlandomi di ebay, mi aveva dato un'idea: presi il cellulare e andai subito a curiosare tra le varie inserzioni.
Dopo qualche minuto trovai subito un negozio di Modena che vendeva cartucce compatibili per quel tipo di stampante: 12 cartucce (equivalenti a 3 ricariche complete) a 21 euro.
Ogni tanto Dio esiste!
Andai quindi a riporre immediatamente il "Multipack" nello scaffale...e vaffanculo a lui e alla Epson!

Francesca nel frattempo si era stancata di stare dentro al carrello, si lagnava e cercava di scavalcare: la presi e la feci scendere.
Mi guardò allora tutta riconoscente, mi sorrise e mi disse: "Dai papà...qui qua!" e poi partì a razzo, provocando uno spostamento d'aria sul reparto luci/lampadine.
Mentre i lampadari ancora traballavano, feci un paio di esercizi di stretching senza perdere di vista con lo sguardo la mia bimba: la vedevo all'orizzonte, prossima oramai ad una velocità di 50 mt/secondo.
"Ci vediamo fuori alla macchina!" dissi a mia moglie, e mi lanciai all'ennesimo inseguimento.
E lei: "Stai attento che non si faccia male!!..."

Ma eravamo già nel 2028!

- Vonetzel

martedì 13 marzo 2012

Lapo Elkann rimane senza benzina in autostrada...


Qualche giorno fa Lapo Elkann è rimasto senza benzina sulla Milano-Genova.

La sua Ferrari "mimetica" si è fermata sulla corsia di emergenza, nei pressi del Casello di Serravalle.

Il rampollo della famiglia Agnelli non ha prestato attenzione al serbatoio che segnalava riserva.

Alcune pattuglie della Polstrada sono dovute intervenire: la gente, incuriosita da quella Ferrari sicuramente appariscente, rallentava la marcia, creando così qualche piccolo ingorgo.

Giunto il Soccorso Stradale, la situazione è stata rapidamente risolta (benzina?) e Lapo è ripartito verso destinazione sconosciuta.

- Vonetzel