
Bentrovati!
Vivere in città non è semplice.
E ancor meno semplice è il momento della spesa al Supermercato.
I momenti più critici di questa pratica, odiosa e purtroppo indispensabile dati i ritmi della vita moderna, sono fondamentalmente tre.
Mi angosciano:
1) la fila per trovare un posto auto.
2) la fila alle casse per pagare.
3) la fila al famigerato bancone del reparto macelleria/salumeria.
I primi due momenti sono inevitabili ed ho imparato ad accettarli...
Dell'ultimo, al contrario, non riesco tutt'ora a farmene una ragione.
Posso infatti fare la fila per trovare un parcheggio, posso fare la fila alle casse per pagare...
Ma fare la fila pure per un etto di prosciutto cotto mi pare umanamente intollerabile.
E invece è la regola.
Le mie speranze di non trovare nessuno infatti vengono puntualmente disintegrate alla vista di un'orda di anziane signore che si accalcano davanti al bancone.
Non mi rimane che prendere il mio numerino e mettermi pazientemente in coda.
Quando finalmente tocca alla signora che mi precede ed io sto pensando "Beh...il prossimo sono io, ho quasi fatto..." scopro con orrore che la simpatica signora in questione ha invitato a pranzo i suoi 6000 parenti ed ha un lista infinita di cose da acquistare.
Parte così uno stillicidio di continue richieste...quando sembra che abbia finalmente terminato, si ricorda improvvisamente di qualcos'altro "Mi dia anche un pò di quello e di quell'altro...e mi grattugi mezzo kg di quello..." .
Sembra quasi che, dopo tanta attesa, non se ne voglia andare, le dia fastidio cedermi il posto e compri cose a caso pur di farmi aspettare ulteriormente.
Vecchia bagascia!...
In questo clima di epica lotta si svolge abitualmente la mia esperienza di consumatore-cittadino.
Ma se vi trovate in vacanza, dovete comprare alcune cose ed andate nel supermercato di un piccolo paesino, potreste andare incontro a piacevoli sorprese.
Nessuna fila per parcheggiare l'auto, carrello free (e quindi niente rotture con quel maledetto euro che non abbiamo MAI), nessuna fila alle casse e buste di plastica in quantità industriale assolutamente gratis.
E l'odioso bancone solitamente super-affollato?
NESSUNO!...Nemmeno il macellaio, intento nel retro a fare il suo lavoro.
Anzichè la pallosissima macchinetta regala-numeri, qui hanno ovviato con un fantastico campanello tipo Reception d'albergo.
Un dolce e discreto "ding" avvisa l'inserviente che avete bisogno: questi, rilassato e sorridente, sbuca dal retro e vi domanda che cosa gradite.
Ripropongo la foto nella sua interezza perchè questa esperienza mi ha ripagato di anni di lotte e sofferenze...

Non vi piacerebbe fare la spesa così?
Ding!
- Vonetzel