
Bentrovati!
In questo periodo sono alla ricerca di un regalo.
Dato che la mia consorte compie gli anni il 25 Aprile (si, lo so...ho una moglie importante: il giorno del suo compleanno è festa nazionale!), mi rimangono solo pochi giorni per prendere una decisione.
Mia moglie, come tutte le donne, ha una passione viscerale per scarpe e borse...per mia fortuna però, dato che sono totalmente incapace in fatto di regali, non disprezza la tecnologia: ogni anno quindi me la cavo alla grande regalandole un nuovo gadget elettronico.
Quest'anno poi sarebbe stato pure facile: dato che il suo cellulare è vecchio, gliene avrei regalato uno nuovo, facendo un figurone con poca fatica.
Il massimo risultato con il minimo sforzo.
Purtroppo un destino avverso ha mandato a monte il mio abile piano, precipitandomi nell'abisso dell'indecisione.
Qualche giorno fa, rincasando dopo una lunga sessione solitaria in un centro commerciale, la mia signora mi ha mostrato uno dei suoi acquisti:
"Ti piace?...Ho deciso di cambiare cellulare perchè il mio oramai era troppo vecchio. Ho visto questo ed ho deciso di comprarlo subito: é così carino!..."La mia risposta è stata da manuale:
"Che bello!...Hai fatto proprio bene...il tuo oramai non funzionava più..." ma il mio primo pensiero è stato:
"Porc! e adesso?? Questa è sfiga!".Un mirabile esempio di divergenza totale tra pensiero e parole.
Avevo pensato di poter gestire la cosa in modo super-efficiente, come un Comandante che guida la propria nave su un placido mare, ed ora mi ritrovavo su una zattera, in balia dei flutti nell'oceano dell'incertezza!
Per tentare di correre ai ripari, mi sono avventurato a mia volta in un mega centro commerciale alla disperata ricerca di qualche input, ma la mia peregrinazione nel mondo del consumo non ha dato risultati.
Mi ero ormai rassegnato al classico e banale mazzo di fiori.
Ieri pomeriggio però, mentre stavo camminando in direzione della mia moto parcheggiata in una via del centro, un oggetto in una vetrina ha attirato la mia attenzione.
Era una borsetta realizzata interamente con le tastiere del computer.
L'ho squadrata con cura e devo ammettere che mi piaceva: mia moglie adora le borse, poteva essere un regalo molto originale...mi piaceva inoltre l'idea di fondo: creare un oggetto riciclando materiali altrimenti destinati a finire nella spazzatura...
Sono entrato nel negozio convinto di aver finalmente trovato ciò che faceva al caso mio.
Il commesso, un ragazzino tatuato e con i capelli sparati verso l'alto, stava parlando al cellulare con un amico: il mio ingresso nel negozio non lo aveva minimamente turbato...continuava tranquillamente a farsi i caxxi suoi.
Dopo un paio di minuti si è finalmente ricordato che cosa ci stava a fare in quel posto e mi è venuto incontro, chiedendomi come poteva essermi utile.
Gli ho spiegato che volevo fare un regalo a mia moglie: quella borsa mi piaceva e volevo sapere il suo prezzo.
La risposta mi ha spiazzato:
"Di listino costa 199 euro...noi però la vendiamo a 189 euro!"Talvolta un'espressione del viso vale più di mille parole: e probabilmente, in quel momento, la mia mimica facciale ha comunicato:
"Quasi 200 euro per sta caxxata? Mi stai prendendo per il culo??", dato che il ragazzino si è affrettato a specificare:
"Si tratta di borse fatte a mano, in maniera artigianale...sono opera di un designer portoghese, Joao Sabino...ogni borsa è diversa dalle altre perchè la combinazione dei 300 tasti è sempre diversa...in questo modo sono tutti pezzi unici!".
Ho detto che ci avrei pensato, ho salutato il ragazzotto tatuato e sono uscito dal negozio.
Mentre mi dirigevo verso la mia moto, ero deluso: pensavo di aver risolto la questione del regalo per mia moglie mentre invece ero tornato al punto di partenza...
Ciò che più mi aveva infastidito però era l'idiozia di quanto avevo appena ascoltato: borse fatte a mano in modo artigianale?...Pezzi unici?...Opera di un geniale designer?...
Il tutto per un pò di tessuto, quattro tasti del Pc e un pò di colla??
Adesso anche il materiale riciclato, seppure in modo intelligente, ci viene spacciato per oggetto di gran moda e proposto a prezzi assurdi?
Qui c'è qualcosa che non va.
Un'economia che si permette di travalicare, impudente, il limite della normale decenza, può funzionare solo se, dall'altra parte, quella fatta dai consumatori, si trova un esercito di idioti dall'encefalogramma piatto educati a credere e a digerire qualunque panzana.
O forse sono io che ho qualcosa che non va...
Tuttavia, proporre un oggetto fatto con materiali di scarto a quasi 200 euro sfugge ad ogni mia capacità di comprensione.
"Borse opera del geniale designer..."...PUAH!!
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Vonetzel